martedì 29 maggio 2012

Il cardinale Ugo Poletti aveva in pugno Papa Paolo VI






La carriera ecclesiastica dell'alto prelato che autorizzò la sepoltura del boss DE PEDIS presso la Basilica di Sant' Apollinaire a Roma ed il ricatto a Papa Montini


tratto dal libro "Via Col Vento In Vaticano" dei <MILLENARI> (Un gruppo di alti prelati)


Ecco a voi l'episodio chiave della carriera ecclesiastica di sua eminenza card. Ugo Poletti raccontato in questo libro che, a suo tempo, il Vaticano tentò inutilmente di far loro pubblicare:
"Nel 1963 quando l'alto prelato aveva deciso di sciogliere e di trasferire il quotidiano molto diffuso in Lombardia di orientamento cattolico ma di matrice post-fascista IL POPOLO D'ITALIA, il Vescovo di Novara, mons. Vincenzo Gilla Gremigni, protestò vivamente perchè questa decisione era stata presa senza interpellare l'Episcopato ed a sua totale insaputa.
L'arcivescovo Montini, allora Presidente della Conferenza Episcopale Lombarda, appresa la reazione di mons. Gilla Gremigni, si sarebbe infuriato ed avrebbe scritto una lettera rivolta al monsignore dai toni molto duri e particolarmente violenta consegnatali a mano.
Mons. Gilla Gremigni, già da tempo malato di cuore, leggendo la lettera si sarebbe accasciato per terra  morendo sul colo; erano le 23 del 7 Gennaio 1963.
Immediatamente informato della modalità dell'accaduto, Montini si sarebbe precipipato all'1 e 30 di quella stessa notte in Episcopio, a Novara; lì incontrò il giovane ausiliare del vescovo, Ugo Poletti il quale non solo avrebbe ribadito che l'infarto era stato provocato da quella lettera, ma avrebbe spiegato che la lettera stessa sarebbe rimasta sulla scrivania dello studio, al quale erano stati precedentemente posti i sigilli.
Montini, preoccupatissimo che la notizia potesse pervenire agli organi di stampa, avrebbe fatto pressioni su Poletti affinche li fosse riconsegnata la lettera incriminata: <Eminenza, i sigilli sono stati posti un'ora fa dall'ufficiale, è notte e non è più possibile disturbarlo a quest'ora> aveva replicato Poletti; ma Montini ribatteva piccato: <Domani è già tardi, sono qui per questo; non si preoccupi, nessuno saprà mai dell'accaduto>.
Pare che la storia dei sigilli non fosse nient'altro che un'invenzione dello stesso Poletti che si mostrò particolarmente efficace. Rientro in possesso della lettera incriminata e la consegnò a Montini che gli raccomandò il più stretto riserbo.
Quando Montini divenne Papa, Poletti venne premiato con la nomina ad Arcivescovo di Spoleto che lui, però, avrebbe ritenutodi scarso rilievo e chiedendo al Papa di seguirlo a Roma; infatti passo al Vicariato di Roma come Vice Reggente, superando molti pretendenti.
In seguito, il 27 Agosto 1972, quando morì improvvisamente il cardinale vicario Angelo Dell'Acqua, Poletti venne nominato da Papa Paolo VI pro-vicario di Roma.
Un episodio espressivo ed alquanto agghiacciante questo, raccontato in questo libro dai suoi colleghi prelati, che ci permette di inquadrare colui che successivamente diverrà cardinale e Presidente della CEI.

1 commento:

  1. Beati i bambini, come colui che ha scritto questo innocente pezzo, perché di lui sarà il regno dei cieli. Sapessi come davvero stanno le cose fra Montini, Gilla e Poletti...

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