mercoledì 11 luglio 2012

Il terremoto in Emilia: primi dati e considerazioni



di ENZO DELLA CROCE - 11 Luglio 2012
Il terremoto del maggio 2012 ha provocato danni rilevanti al patrimonio edilizio, a edifici storico-monumentali e a costruzioni industriali con perdite dell’ordine di decine di milioni di euro. Sono quasi 1.500, di cui circa 500 tra campanili, chiese, castelli, palazzi, i beni tutelati per i quali sono stati segnalati danni.
Per gli edifici industriali, ai danni diretti sulle costruzioni si sommano le perdite causate dai crolli dei sistemi impiegati per immagazzinare le merci e le gravi conseguenze economiche dovute all’interruzione della produzione.
In questo incontro, sulla base di una estesa documentazione fotografica raccolta nei luoghi del sisma e di alcune analisi preliminari, si descriveranno gli effetti del terremoto su edifici civili, monumentali e industriali e su strutture secondarie in acciaio, discutendone le criticità e gli elementi di vulnerabilità al sisma anche con riferimento alla scheda AeDes per le verifiche di agibilità sismica. Si descriveranno inoltre gli effetti del terremoto rilevati su alcuniimpianti idrovori della Provincia di Mantova.
Gran parte del territorio interessato dal terremoto, a seguito della recente evoluzione del quadro normativo italiano, è stata riclassificata sismicamente in zona 3 a partire dal 2003. Inoltre solo dal 2009, sono cogenti le attuali norme tecniche per le costruzioni. Tale evoluzione, insieme alle recenti disposizioni per la verifica e il rinforzo degli edifici colpiti dal terremoto dell'Emilia, verranno brevemente illustrate durante l’incontro.
Si presenteranno infine alcuni punti del documento redatto dal Gruppo di lavoro del DPC/Reluis e diffuso nelle ultime settimane, finalizzato ad indirizzare gli interventi locali e globali su edifici industriali monopiano non progettati con criteri antisismici.

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