martedì 24 luglio 2012

Rilancio dell’edilizia, il Governo potenzia lo Sportello unico


I progettisti non dovranno più presentare documenti già in possesso delle P.A. Più veloce il rilascio del permesso di costruire


di ENZO DELLA CROCE - 24 Luglio 2012


Ampliamento delle competenze dello sportello unico dell’edilizia, acquisizione d’ufficio dei documenti già in possesso della Pubblica Amministrazione, accelerazione del silenzio-assenso per il rilascio del permesso di costruire.
 
Sono queste le proposte di semplificazione per il settore delle costruzioni, contenute in emendamento al ddl di conversione del Decreto Sviluppo  approvato dalle Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera.
 
Ecco, in dettaglio, le novità:
 
Allo Sportello Unico dell’Edilizia verranno affidate maggiori competenze decisorie, al fine di accelerare le procedure amministrative e ridurre gli oneri per i privati.



L’obiettivo è quello di ampliare la gamma di procedure, adempimenti e autorizzazioni gestita dal SUE, oltre quelle normalmente gestite (permesso di costruire, denuncia di inizio attività, autorizzazioni ambientali, certificati di conformità edilizia, di agibilità e di prevenzione incendi, autorizzazioni sanitarie).
 
L’emendamento introduce, inoltre, il principio generale dell’acquisizione d’ufficio dei documenti già in possesso della pubblica amministrazione, sollevando il professionista dall’obbligo di produrre e allegare alle istanze documenti già nella disponibilità della pubblica amministrazione.

Viene modificata la procedura di rilascio del permesso di costruire: l’amministrazione ha 60 giorni di tempo per esprimersi, scaduto questo termine, se non sono state rilasciate tutte le autorizzazioni, il responsabile dello Sportello Unico indice una conferenza di servizi; le P.A. che si sono già espresse positivamente possono non parteciparvi ma semplicemente trasmettere i documenti richiesti per il titolo da rilasciare.

 
I COMMENTI


“Le misure per il rilancio e la semplificazione in edilizia sono, nella loro articolazioni, fondamentali per affrontare la crisi del settore delle costruzioni. Una situazione, quella dell’edilizia, che è ormai troppo grave e confermata, se mai ce ne fosse stato bisogno, anche da recenti analisi e ricerche secondo le quali quasi un quinto di tutti i fallimenti che si sono verificati nel primo semestre 2012 riguarda proprio il settore delle costruzioni che, con 1.345 casi, si conferma quello in maggiore difficoltà”. Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
 
“L’emendamento - ha detto Andrea Lullicapogruppo Pd in Commissione Attività Produttive - assicura il rispetto dell’ambiente introducendo una serie di cautele nella realizzazione dei lavori, in particolare per il rispetto dei vincoli paesaggistici e culturali. Ma l’aspetto ancora più importante è l’accelerazione e la semplificazione delle procedure che vengono messe in capo ad un unico sportello”.

“L’edilizia è da sempre uno dei comparti produttivi più importanti per la crescita del Pil. Gli interventi in questo settore, come le misure che riducono la burocrazia, sono fondamentali”. Così Stefano Saglia, capogruppo Pdl in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati, commenta l’approvazione del pacchetto sulle semplificazioni edilizie. “Gli emendamenti relativi al settore edilizia - spiega Saglia - hanno introdotto un rafforzamento dello sportello unico per l’edilizia, la semplificazione del permesso di costruire e l’acquisizione d’ufficio della documentazione già in possesso della P.A.. Come dimostrano i dati Istat - conclude il deputato - a soffrire particolarmente in questa crisi congiunturale è l’intero comparto dell’edilizia. Una situazione denunciata da tempo. Il nostro Paese non ha mai ripreso a crescere senza un intervento importante in questo settore”.

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