mercoledì 27 giugno 2012

"Costruzioni 2020"; Infrastrutture e riqualificazione energetica









Per risolvere la crisi anche l'Unione Europea si rivolge all'edilizia. Nei prossimi mesi infatti, ma sembra sempre troppo tardi, l'Europa lancerà una nuova strategia chiamata "Costruzioni 2020" ma che in realtà si baserà prevalentemente sulla riqualificazione energetica degli edifici e sulla manutenzione delle infrastrutture.


Il prossimo varo è stato annunciato dal vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani, ad Istanbul in occasione del congresso della Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni.

Secondo il commissario Ue all'Industria e all'imprenditoria, infatti, “oltre l'80% degli edifici esistenti andrebbe sottoposto a interventi di riqualificazione”. Secondo le prime stime, la nuova strategia di Bruxelles potrebbe determinare, ogni anno, un risparmio di 5 miliardi di euro sulla bolletta energetica europea, oltre alla creazione di 500 mila nuovi posti di lavoro.



La strategia europea per far ripartire il settore sarà incentrata su 5 obiettivi chiave: 1) creare le condizioni favorevoli agli investimenti, migliorando l’accesso al credito e all’utilizzo dei fondi strutturali, mantenendo gli incentivi fiscali a livello nazionale e introducendo i “Project Bonds; 2) migliorare le competenze e le qualifiche professionali del settore; 3) stabilire una metodologia comune per la valutazione dell’impatto ambientale e proporre degli standard allo scopo di facilitare le valutazioni alle imprese edili, al settore assicurativo e agli investitori; 4) rafforzare il mercato interno per le costruzioni; 5) promuovere la posizione competitiva delle imprese di costruzioni sui mercati internazionali.

La Presidente uscente della Federazione dell'Industria Europea delle Costruzioni (Fiec), Luisa Todini, ha colto l’occasione per sottolineare che “c’è un grande potenziale legato alla ristrutturazione di edifici esistenti, alle energie rinnovabili, alla mobilità sostenibile e alle infrastrutture energetiche, ma molto spesso mancano i finanziamenti e il quadro normativo non incoraggia gli investimenti a lungo termine”.



Ma la Legge Comunitaria 2011, che porterà in Italia all’attuazione della Direttiva 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell’edilizia, è ancora all’esame del Senato e solo dopo potranno essere ufficializzati e resi operativi i vari contenuti con i decreti legislativi di recepimento della Direttiva.




Enzo della Croce
27 Giugno 2012

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