giovedì 7 giugno 2012

"Ridotto quasi sul lastrico da uno strozzino zingaro"

La sconcertante storia del geometra Santonocito ai microfoni di Annozero


Panoramica di Cambiago (MB)

di Enzo della Croce - 07 Giugno 2012

I fatti risalgono al 2009; l'imprenditore di origine siciliana Antonio Santonocito, titolare di un'azienda per la lavorazione del polistirolo a L'Aquila; dopo il terremoto, per via delle terribili conseguenze che devastarono il capoluogo di provincia abruzzese che tutti ricordiamo, chiude la propria attività e decide di trasferirsi al nord, precisamente a Cambiago, in Brianza, per riprendere il suo lavoro.


Inizia da qui parte il racconto del geometra Santonocito ai microfoni di Corrado Formigli, giornalista della nota trasmissione Annozero, condotta da Michele Santoro, esattamente il 5 Novembre 2009:


         "Avevo bisogno di 10 mila euro, ma la mia banca non me li ha prestati, nonostante i miei conti correnti e quelli dell'azienda stessa fossero totalmente regolari; ciò significa che io, fino ad allora, non avevo mai chiesto un solo euro alla mia banca; ero disperato e sono stato costretto a chiedere quei soldi ad uno strozzino zingaro che mi ha chiesto, solo per il primo mese, ben il 40% d'interessi e, se non fossi riuscito a pagare questa quota entro entro il primo mese, gli interessi sarebbero addirittura arrivati al 100%; un imprenditore, in situazioni come queste, accetta tutto, per il bene della sua azienda e dei suoi operai. Queste persone mi hanno ridotto un vegetale, prima ero una macchina da lavoro. Non potendo più supportare queste continue richieste di denaro, ho finalmente deciso di rivolgermi alle forze dell'ordine, con il quale abbiamo combinato e pianificato uno scambio di assegni per far cadere in trappola lo strozzino; sono stati attimi terribili, pensavo addirittura di morire"


Quando poi il presunto strozzino è finito davanti al Gip ha sostenuto una tesi difensiva molto particolare: «Quello era solo un risarcimento», avrebbe detto l’uomo. Un risarcimento voluto per i lavori di costruzione di una sua piscina, che a detta dell’indagato non era stata fatta a regola d’arte. 

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