lunedì 4 giugno 2012

Gianfranco Fini: un omosessuale non può fare il maestro


Il leader di An al Maurizio Costanzo Show: "Il 95 per cento degli italiani la pensa come me"



ROMA - "Lo so, ora l'intelighenzia mi farà a fettine, ma io la penso così: un maestro elementare dichiaratamente omosessuale non può fare il maestro". Così ha risposto, riscuotendo gli applausi di parte della platea, il leader di An Gianfranco Fini a Franco Grillini, capo dell'Arci Gay, durante l''Uno contro tutti' del Maurizio Costanzo Show. Il tema di cui si discuteva era la posizione di An su una eventuale legge per le pari opportunità tra etero e omosessuali. "Un conto - ha premesso Fini - è affermare che non è giusto discriminare la gente per motivi religiosi, razziali, etnici o sessuali, ma cosa diversa è stabilire per legge che una coppia di gay deve avere gli stessi diritti di una coppia normale. Perché l'omosessualità non si può considerare una cosa normale". Tornando all'esempio del maestro elementare, il leader di An aggiunge: "Secondo me, compiti delicati come quello dell'educatore, soprattutto dell'educatore dei più piccoli, occorre che vengano affidati a chi trasmette determinati valori e determinati principi".

Fini ha poi aggiunto, sempre rivolgendosi a Grillini: "Con franchezza: io non farò nulla perché siate discriminati ma non chiedetemi di fare qualche cosa perché siate considerati sullo stesso identico piano legislativo della famiglia naturale. Non è moralmente opportuno che chi è omosessuale dichiarato o chi arriva a considerare la pedofilia, tutto sommato, una forma d'amore, possa fare l'insegnante". Al termine della registrazione il presidente di An ha spiegato: "Con me è il 95 per cento degli italiani. Gli omosessuali non possono pensare di essere un modello come gli eterosessuali".

Dichiarazioni che hanno suscitato le immediate reazioni degli altri ospiti della trsmissione. A cominciare da Quelle di Franco Grillini: "Ma allora lei all'insegnante chiede un certificato di sana e robusta eterosessualità, mi faccia capire...? Lo vede che la sua autocritica rispetto alle leggi razziali e fasciste è solo di facciata?". Fortemente critici anche il verde Paolo Cento ("Una gaffe terribile che dimostra l'incultura di An"), e Tiziana Parenti che ha chiesto a Fini: "Che cosa ha in comune con An un movimento liberale e democratico come Forza Italia? Lei non è né liberale nè democratico".

Durissimo il commento del neuropsichiatra Paolo Crepet: "Che si vergogni. Fini è una persona indegna di stare al mondo. Fare un'affermazione del genere significa disprezzare le persone. E' inutile che Fini cerchi di distinguersi da La Pen perchè lui è peggio". "Gli omosessuali possono fare tutto tranne che procreare. Ma Fini cosa va dicendo?" si chiede l'antropologa Ida Magli. "Fini non lo capisco perché è un discorso che non può essere fatto in funzione collettiva, alla 'categoria' degli
omosessuali. perché se si ragiona così allo stesso modo si potrebbe dire che nemmeno i preti dovrebbero insegnare...". 

Indignata Gloria Buffo, dell'esecutivo Pds: "Credevo che certi discorsi si potessero sentire solo al cinema, in film come 'una giornata particolare', purtroppo oggi li sento anche nella realtà". "Quelle espresse da Gianfranco Fini sono "vocazioni razziste dure a morire". "Per essere un buon maestro o una buoma maestra - dice l'esponente della quercia - ci vogliono qualità che nulla hanno a che fare con l'orientamento sessuale. La posizione di fini è gravemente discriminatoria e lascia pensare che la vocazione razzista e omofoba sia dura a morire nonostante le fiuggi e le verone di an". La Buffo esprime inoltre preoccupazione sotto un altro aspetto: "sono preoccupata per il fatto che tra coloro che riscrivono la costituzione ci sia chi pensa di essere ai tempi della
discriminazione in uso nel ventennio, quando si licenziavano gli omosessuali".





Tratto da "La Repubblica" - 8 Aprile 1998 ( http://www.repubblica.it/online/sessi_stili/fini/gay/gay.html )

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