mercoledì 6 giugno 2012

Mario Borghezio, il piromanie leghista


Il deputato della Lega condannato il 5 settembre 2005 in cassazione per incendio doloso...


Il deputato leghista Mario Borghezio



di Enzo della Croce - 06 Giugno 2012





Avvocato, più volte deputato e sottosegretario alla Giustizia del primo governo Berlusconi nel 1994,Mario Borghezio ha sul groppone una bella condanna definitiva per incendio doloso: due mesi e venti giorni di reclusione commutati in 3040 euro di multa; questa la sentenza della Corte di Cassazione emessa il 5 Settembre 2005 nei confronti del deputato piromane leghista, dove è stata ritenuta infondata la tesi dello stesso Borghezio secondo cui il processo sarebbe stato viziato da una strumentalizzazione politica anti-leghista.I fatti risalgono al 1 Luglio 2000: al termine di una fiaccolata dei "Volontari Verdi" contro l'immigrazione,presero fuoco i giacigli in cui vivevano accampati alcuni extracomunitari sotto il ponte Principessa Clotilde; incendio provocato da alcuni manifestanti armati di apposite fiaccole al seguito dello stesso Borghezio.E' stato infatti lo stesso deputato leghista ad ammettere "la circostanza di aver assunto l'iniziativa di effettuare la perlustrazione sotto il ponte, effettuate da persone munite di fiaccole e decise ad effettuare il palesato intento di bonificare la zona da tutto ciò che poteva avere attinenza con il traffico di sostanze stupefacenti".
Le testimonianze degli agenti della Digos, ritenute attendibili dai giudici della Cassazione, contraddicono l'ipotesi di accidentalità dell'incendio.Borghezio sarà poi imputato a Verona nel processo alle "Camicie Verdi" con le accuse che vanno dall'attentato alla Costituzione e all'unità dello Stato alla creazione di una struttura paramilitare fuorilegge; ma, la modifica della legge approvata appositamente dalla Casa delle Libertà allo scadere della seconda legislatura guidata di Berlusconi, nel Gennaio 2006, cancellerà almeno le prime due imputazioni.Infine il processo per resistenza a pubblico ufficiale durante la perquisizione nella sede leghista di Via Bellerio a Milano, dove sarà tra l'altro l'ex Ministro dell'Interno leghista Roberto Maroni.Il 10 Novembre 2001 la Corte d'Appello di Milano condanna Borghezio a 4 mesi e 20 giorni di reclusione; poi, però, il 9 Febbraio 2004, la Cassazione annulla la sentenza, disponendo per lui ed altri dirigenti del Carroccio, tra i quali Maroni, un nuovo processo d'appello. Tre mesi dopo l'imputato Borghezio verrà eletto deputato europeo. 



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